Il percorso creativo di un romanzo (o racconto breve che dir si voglia) gioca intorno a due elementi che non possono essere elusi: l’idea di partenza, che costituisce la premessa ovvero la scintilla che spinge un autore a scrivere, e lo sviluppo di questa idea, che dipanandosi grazie a una trama e a dei personaggi assume in significato e conduce il lettore verso l’apice del rapporto scrittore-lettore che è il climax. Il climax è, come diceva Aristotele, un’esperienza artistica che riunisce la vita reale e l’emozione narrativa.
IDEA E DOMANDA PORTANTE
Dove condurrà la storia
L’idea di partenza è per sua natura una sorta di «dichiarazione aperta» perché, anche se non sviluppa ancora tutto il suo potenziale e non comunica altro se non l’intenzione dell’autore di inventare una storia, contiene già in sé una prima domanda che in genere è quella che poi sosterrà tutta la narrazione. “Cosa accadrebbe se un prepotente signorotto impedisse il matrimonio di due giovani?”; “Cosa ne sarebbe di una tranquilla spiaggia se vi si aggirasse un feroce squalo?”; “Che ne sarebbe del metodico viaggio sull’Orient Express se uno dei passeggeri fosse rivenuto morto?” sono esempi di come l’idea iniziale possa essere condensata in una domanda, in questo modo diventerà più semplice riuscire poi a strutturare una trama che trasformi l’idea nell’esperienza dei personaggi.
LA FORMULAZIONE DEL SOGGETTO
Sviluppare la domanda
Tuttavia la formulazione di un’idea sotto forma di domanda che ipotizzi uno scenario narrativo è solo una delle strategie che possono condurre l’autore a strutturare effettivamente la trama. L’idea di partenza può essere anche esposta sotto forma di soggetto, un brevissimo riassunto di poche righe che sviluppi già tutti gli elementi essenziali. Nel caso del romanzo Lo squalo di Peter Benchley, per esempio, il soggetto potrebbe essere questo:
Un grande e pericoloso squalo bianco uccide alcuni bagnanti sull’isola di Amity, un incantevole luogo di villeggiatura a Long Island. Nonostante l’iniziale incredulità per quanto sta accadendo, Martin Brody, capo della polizia locale, si decide a cercare di ucciderlo con l’aiuto del biologo marino Matt Hooper e dell’esperto cacciatore di squali Quint. Così tutti e tre si spingeranno in mare iniziando una vera e propria sfida personale con lo squalo killer.
LE PREMESSE UNIVERSALI
Svolte creative
Per cui dalla premessa espressa sotto forma di domanda, si è passati a un soggetto che contenga almeno le linee guida essenziali per lo sviluppo della trama. Questo non va a comprimere la creatività, ma la limita in senso positivo, secondo quel principio della limitazione creativa che che permette di tenere sotto controllo il flusso creativo e gestirlo in modo da costruire un «mondo piccolo e conoscibile». Tutte le storie sono lo sviluppo di un’idea iniziale, e se questa idea iniziale manca costruire la trama e portare il romanzo fino alla fine sarà molto più difficile, se non impossibile. Così come il senso del discorso sta nel dare corpo a una premessa, anche la scrittura di un romanzo dovrebbe tenere conto dell’esigenza di “dimostrare” l’esistenza di un’idea attraverso le scelte dello scrittore, che non vanno spiegate nel loro motivo d’essere, ma trasformate nel vissuto dei personaggi.
Esistono anche premesse universali, in un certo senso, quel tipo di idee che stanno alla base di un certo genere narrativo, rientrando così nel parametri compositivi specifici. È il caso del giallo classico, nel quale alla fine le vicende ricapitolano nella premessa che «il crimine non paga e che l’assassino verrà alla fine consegnato alla giustizia». Variare questa premessa potrebbe essere già un’ottima svolta creativa, come anche il saperla sviluppare in modo originale, concentrandosi sul soggetto e sul come il criminale verrà acciuffato.