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Scrivere: il tema portante o idea di controllo

Tema è diventato ormai un termine piuttosto generico, quando si tratta di scrittura, e viene spesso confuso con una tipologia di testo di scolastica memoria e, a onor del vero, il tema inteso come asse portante di una narrazione può essere assimilato a una frase, ma non a una traccia, perché contiene la risposta, cioé il senso della storia.

L’IDEA DI CONTROLLO

Un vero tema non può essere riassunto in una parola, ma va inteso come frase coerente, chiara e immediata che esprima in modo inequivocabile il senso della storia. Essa racchiude ed esprime l’idea chiave o, come suggerisce Robert McKee, l’idea di controllo. Amore, odio, vendetta, oblio, ricordi, famiglia non possono essere considerati temi di una storia, vanno declinati in modo che la narrazione possa essere costruita intorno a una frase. Ciò non vuol dire che la storia debba essere ridotta a una frase, perché è chiaro che lo sviluppo di un racconto/romanzo include e contiene anche ciò che non viene detto, sottotesti, doppi sensi, allusioni, retorica espressa e inespressa e così via. Tuttavia, più avremo chiara l’idea di controllo, soprattutto nella fase di revisione, e più saremo in grado di sviluppare una molteplicità di forme e significati che potranno attraversare la storia. Tutte faranno riferimento all’idea di controllo, tutte saranno in qualche modo ramificazioni controllate, viceversa se inseriremo troppe idee in un solo racconto/romanzo, rischieremo di disperdere i significati in mille rivoli, perdendo di vista trama e personaggi.

ESEMPI DI TEMA PORTANTE

Cosa vogliamo dire con la nostra storia? Partiamo da questo per individuare la nostra idea di controllo e «condensiamola in un’unica frase che descrive come e perché la vita passa da una condizione esistenziale all’inizio a una diversa condizione nel finale» (McKee). Esempi di idea di controllo:

1. Giustizia è fatta.
2. Ricominciare tutto dal principio.
3. L’odio distrugge quel che tocca.

Ogni frase contiene due elementi: il valore (positivo o negativo) e la causa. Il valore sarà quello centrale nella storia, quello che emergerà nel climax finale, dove tutto diventerà chiaro, e la causa è il motivo principale per cui questo valore si è modificato lungo la storia fino a raggiungere una data forma e valenza nel finale. La causa è il motivo primario che ha sconvolto la vita del protagonista spingendola verso il valore in termini positivi o negativi. Ovviamente in una storia ci possono essere più valori e più cause in gioco, ma noi dobbiamo individuare la coppia dominante e porla a base della storia, in modo da poter generare l’idea di controllo e costruire la trama, o meglio, saperla porre al vaglio nel modo giusto durante la revisione, perché è qui che l’idea di controllo ci tornerà molto utile.

LE DOMANDE CHIAVE

Una volta individuato il tema, dunque, la storia si muoverà all’interno dei significati che in un modo o nell’altro, ricondurranno a esso, senza perdere l’orizzonte della narrazione. Troviamo il tema, la nostra idea di controllo, durante la scrittura, se non prima di iniziare, ma facciamo questo lavoro per essere certi che non ci perderemo lungo la navigazione. Mano a mano che personaggi, eventi, circostanze si legano tra loro, cerchiamo di capire cosa vogliamo dire, perché lo stiamo dicendo in un certo modo e a chi. Facciamoci guidare dalle domande:

  1. Cosa accadrebbe se a questo personaggio succedesse…
  2. Dopo questa azione chiave, cosa è cambiato nella vita del mio protagonista?
  3. I suoi valori come sono cambiati?
  4. In che direzione sta andando la storia?
  5. I valori sono caricati positivamente o negativamente?
  6. Cosa conta davvero per il mio protagonista?

Sarà la storia a dirci il suo significato e, mano a mano che le azioni si formuleranno, scena dopo scena, l’idea verrà fuori, formulandosi perfettamente nel finale. Ecco l’effetto rivelazione che le storie hanno su chi le scrive: se il momento culminante della storia emozionerà e sorprenderà anche noi, allora funzionerà anche con i lettori.

vania

Vania Russo è scrittrice, valutatore editoriale di manoscritti, editor e docente di corsi di scrittura creativa e narratologia. Dal 2008 segue diversi stage, master e corsi di narratologia e laboratori teatrali. Si specializza in laboratori di narratologia e si forma quale lettore editoriale ed editor professionista presso la Scuola Dumas, docente Mario Arturo Iannaccone. Collabora con diverse Associazioni Culturali e Case Editrici in qualità di correttore bozze ed editor. Partecipa a diversi concorsi letterari con il gruppo di scrittori Ludici Scriptores. È presidente dell’Associazione Storico Culturale Lidenbrock, della quale dirige la rivista letteraria insieme allo storico saggista Mario Arturo Iannaccone. Ha pubblicato, oltre ai romanzi, il Manuale di scrittura creativa – Con esempi, esercizi, approfondimenti e Scrivere con stile – Manuale avanzato di scrittura con esempi, esercizi, approfondimenti, editi da Panda Edizioni.

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