Plagio e diritto d'autore

Ispirazione o plagio? Cosa gli autori dovrebbero sapere sull’uso del lavoro altrui

Ultimamente mi capita sempre più spesso di individuare delle frasi non originali nei manoscritti che mi arrivano in valutazione/correzione, oppure circostanze, dialoghi tratti da questo o quell’altro libro, serie televisiva eccetera. In realtà sarebbe necessario distinguere in modo opportuno tra “plagio” e “contraffazione”, ma rimando a un altro articolo la questione.

Una questione morale e legale

Nella scrittura – ma non solo – il plagio è l’atto di utilizzare il lavoro, le idee o i testi di qualcun altro senza un adeguato riconoscimento (attribuzione), facendo passare per proprio ciò che non lo è. Potremmo definirlo una sorta di “inganno artistico” ai danni dei lettori (oltre che ai danni degli autori a cui spetta la paternità dell’opera). Il plagio può assumere varie forme ed essere più o meno grave, sia a livello etico-morale che legale. Per esempio la copia di un testo parola per parola è piuttosto grave, ma è plagio anche quando chi scrive utilizza frasi parafrasate di altri autori. In termini genarali, l’utilizzo di idee altrui senza attribuzione può avere conseguenze penali. In un contesto legale, infatti, il plagio può portare a cause civili, in particolare se il materiale è protetto da copyright, con conseguenti denunce di violazione del diritto d’autore.

Il plagio è un atto che può essere commesso intenzionalmente, non intenzionalmente o inavvertitamente, e che consiste nell’utilizzare, in tutto o in parte, una produzione scritta o un’idea prodotta da altri senza attribuire o rendere chiara la fonte.
Martin Hutchison

Si può prendere in prestito da altri autori parti di testo, personaggi, circostanze?

Autrici e autori possono trarre ispirazione dai romanzi di altri, ma copiare frasi o elementi specifici senza autorizzazione o attribuzione corretta può sconfinare nel plagio o nella violazione del copyright. La legge sul diritto d’autore protegge l’espressione specifica delle idee (come frasi esatte, dialoghi o circostanze originali), non i temi generali o le idee in sé. Per esempio, se pure è possibile prendere in prestito il concetto generale di una storia d’amore, non si può copiare frasi distintive o dialoghi dei personaggi senza rischiare una violazione. Se il materiale preso in prestito è “unico” e “significativo” rispetto all’opera originale, l’utilizzo da parte di terzi non autorizzati potrebbe essere considerato una “somiglianza sostanziale” e portare a problemi legali.

Cosa è lecito fare?

Non è lecito riprodurre i testi altrui, nemmeno parafrasandoli, anche se è possibile rielaborare in modo orginale quello che si recepisce da altri, realizzando una specie di “imitazione creativa”. È possibile studiare lo stile di un altro autore, impadronirsi della sua tecnica, imparare a costruire un livello retorico similmente efficace, ma non si può semplicemente ripetere con parole diverse quello che qualcun altro ha scritto, limitandosi, per esempio, a utilizzare dei sinonimi. Il confine tra “imitazione creativa” e “plagio” non è sempre ben distinto, e tutti siamo debitori di qualcuno nella scrittura, ma spesso è l’intenzione che cambia, così come il rapporto tra chi scrive e gli autori che lo influenzano creativamente. Inoltre, è bene sapere che tradurre testi stranieri e riutilizzarne il contenuto nella propria lingua è illegale se non c’è una precisa autorizzazione da parte degli autori dell’opera originale; però se il romanzo – o un testo specifico – è di pubblico dominio (il che significa che il copyright è scaduto), è possibile utilizzarlo liberamente senza autorizzazione.

Il caso della fanfiction

Chi scrive questo tipo di opere tende a parlare di “omaggio” ad altri autori di romanzi, serie TV, anime, manga, e via dicendo. Ma come stanno davvero le cose? Queste opere sono protette? La FF può sfociare nel plagio? Qui rimandiamo all’ottimo articolo dell’avvocato Silvia M. Moro, Diritto d’autore e Fanfiction, i cui consigli possono essere riassunti in:

  • Evitate il plagio di opere altrui, inteso come appropriazione di un’idea altrui; usate la testa e create qualcosa di “nuovo” e autentico.
  • Qualora la base della vostra opera potrebbe sovrapporsi parzialmente (e magari non volontariamente) a un’opera altrui precedente (non importa se famosa o di successo), meglio evitare i riferimenti diretti e la mera copiatura di nomi di persone o luoghi o un wordbulding identico una trama smaccatamente identica negli elementi essenziali (es. un romanzo con protagoniste più famiglie in lotta tra loro e sette regni può essere una trama fantasy già vista, ma affrontabile in molteplici versioni; se la famiglia reale vive ad Approdo del Re, usa i draghi e ha i capelli di un determinato colore, potrebbe non essere visto come un guizzo di originalità…);
  • Se proprio volete omaggiare un’opera precedente, puntate sulla parodia e sulla satira.
  • Se proprio volete omaggiare un autore con un’opera derivata, motivata dalla passione di fan, accertatevi che l’autore non abbia espressamente vietato le ff derivate dalle sue opere o abbia rilasciato dichiarazioni che rivelino la sua contrarietà.

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vania

Vania Russo è scrittrice, valutatore editoriale di manoscritti, editor e docente di corsi di scrittura creativa e narratologia. Dal 2008 segue diversi stage, master e corsi di narratologia e laboratori teatrali. Si specializza in laboratori di narratologia e si forma quale lettore editoriale ed editor professionista presso la Scuola Dumas, docente Mario Arturo Iannaccone. Collabora con diverse Associazioni Culturali e Case Editrici in qualità di correttore bozze ed editor. Partecipa a diversi concorsi letterari con il gruppo di scrittori Ludici Scriptores. È presidente dell’Associazione Storico Culturale Lidenbrock, della quale dirige la rivista letteraria insieme allo storico saggista Mario Arturo Iannaccone. Ha pubblicato, oltre ai romanzi, il Manuale di scrittura creativa – Con esempi, esercizi, approfondimenti e Scrivere con stile – Manuale avanzato di scrittura con esempi, esercizi, approfondimenti, editi da Panda Edizioni.

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