Molti consigli sulla scrittura, soprattutto in corsi lampo e social podcast, si riducono ai suoi tecnicismi. Una lezione al MIT, tenuta dal compianto Prof. Patrick Winston (1943-2019), illustrava tre abilità che gli scrittori devono padroneggiare: «Uno scrittore è valutato in base a tre cose: il modo in cui parla, il modo in cui scrive e la qualità dei suoi pensieri. La più importante è l’ultima».
ESSERE LIBERI PENSATORI
I liberi pensatori sono pensatori creativi e guardano le cose da ogni prospettiva, mettono in discussione le proprie conclusioni e, strato dopo strato, formulano le proprie opinioni. Hanno una mente attiva e sana, a differenza della maggior parte delle persone con una mente pigra che accetta ciò che gli viene detto senza fare domande e finisce per farsi dettare ciò in cui credere, ciò che va ritenuto giusto o sbagliato, ciò che conta davvero anche in termini editoriali. Un autore dovrebbe sempre domandarsi:
A cosa pensa più spesso
Se impara qualcosa di nuovo ogni giorno
Se il suo modo di pensare è standard, ovvero come quello di tutti, in modo passivo
ESSERE CURIOSI
Uno dei più grandi errori degli adulti è quello di smettere di imparare. Certo, potreste fare tutti quei corsi di formazione possibili, ma potrebbe non bastare, perché quel che serve davvero è la curiosità. Tutti nasciamo curiosi, ma questa curiosità deve essere alimentata per rimanere forte. Le due domande più importanti per mantenere la curiosità sono:
1. Come?
2. Perché?
I “perché” dell’esistenza, delle storie, dei valori e i “come” dell’esistenza, delle storie, dei valori.
SAPER ASCOLTARE
Le persone rumorose sono rumorose perché compensano la loro scarsa autostima, altri la compensano con beni materiali, un’auto veloce, una casa grande o uno yacht. Sappiamo tutti cosa si dice di un uomo con una macchina grande e veloce. Le persone tranquille, invece, sono impegnate a pensare. Ascoltano ciò che gli altri dicono, leggono il linguaggio del corpo e formulano parole piene di significato e spesso sagge: «Abbi sempre paura delle acque calme. Non sai mai quanto sono potenti se le disturbi.»
INTERAGIRE CON LE OPINIONI DEGLI ALTRI
Non essere d’accordo con gli altri è normale, anche gli amici più intimi hanno opinioni diverse. Le conversazioni e i dibattiti si trasformano in liti quando si rafforzano le proprie opinioni e ci si rifiuta di ascoltare gli altri. Se mettete il vostro ego in primo piano nella conversazione, ciò vi impedirà di considerare l’opinione degli altri. I liberi pensatori considerano un’opinione contraria prima di metterla in discussione o di esprimere la propria, sanno quando parlare e quando ascoltare. Sanno che alcuni dibattiti non valgono il loro tempo. Gli scrittori devono essere pronti e preparati a sostenere e difendere le proprie idee.
LA VERA CREATIVITÀ
La creatività non è solo una questione di espressione, non solo gli artisti sono dei creativi, la creatività è molto di più. Avere una mente creativa significa utilizzare diverse aree del cervello insieme a conoscenze provenienti da varie fonti per capire e spiegare le cose. Pensare a tutti i possibili esiti e alle diverse soluzioni alimenta l’autocontrollo. Preparatevi per ogni evenienza, in modo che nulla vi sorprenda, soprattutto quando scrivete.
LA STRANEZZA DEL LIBERO PENSIERO
Vi hanno definito “strani“, perché pensate in modo diverso dalla massa? Prendetelo come un complimento: le persone migliori sono “strane”, ma essere visti come strani diventa un vantaggio solo se le differenze e le peculiarità che abbiamo vengono analizzate e capite. La stranezza su cosa si basa? Siamo chiamati strani perché gli altri non ci capiscono o perché noi non capiamo gli altri? I liberi pensatori sono persone empatiche, si mettono nei panni degli altri, ne ascoltano perfino i pensieri.
LIBERARSI DALLE TROPPE INFORMAZIONI DEI “MEDIA”
Se iniziate la giornata leggendo le News è più probabile che vi abbandoniate a pensieri negativi nel corso della giornata: le notizie si concentrano su ciò che è negativo invece che positivo. Nella pagina principale si trovano malattie, guerre e morti. Nell’ultima pagina vignette, barzellette, enigmi e intrattenimento. I media hanno plasmato gran parte di ciò che pensiamo del mondo, magari con la visione attraverso uno schermo, ma non è così. Dobbiamo sempre cercare di andare oltre la narrazione ufficiale delle cose e formulare opinioni in base a ciò che sappiamo da fonti il più possibile dirette, cioè non mediate dai canali di comunicazione (perfino da altri romanzi/saggi che leggiamo).