Nei vocaboli con una sola vocale non dovrebbe essere mai necessario l’accento, il quale serve quasi sempre per sciogliere dei dubbi di pronuncia: per, il, no, re vengono pronunciati in un solo modo, per cui non servono accenti.
Ma esistono dei monosillabi (parole formate da una sola sillaba) che vogliono l’accento perché sia distinguibili dai loro omonimi, vocaboli con la stessa grafia ma con significato diverso.
Monosillabi da accentare e loro omonimi:
- è (verbo essere) / e (congiunzione)
- sì (avverbio di affermazione) / si (pronome o particella)
- dà (verbo dare) / da (preposizione)
- dì (giorno) / di (preposizione)
- lì (avv. di luogo) / li (pronome)
- là (avv. di luogo) / la (articolo o pronome)
- ché (perché) / che (congiunzione o pronome)
- tè (bevanda) / te pronome
- sé (pronome) / se (congiunzione)
- né (congiunzione negativa) / ne (pronome o avverbio)
Ci sono, inoltre, alcune accortezze stilistiche, come il non accentare il sé pronome quando è seguito da stesso, stessa, stessi, medesimo perché il secondo termine chiarisce già la natura del sé, rendendo superfluo l’accento grafico (anche se alcuni linguisti non concordano, la cosa è coerente con il senso stesso dell’accento).