La fiera del libro di Francoforte sul Meno è nota a tutti con il nome tedesco Buchmesse e si tiene ogni ottobre nell’area espositiva della Messe Frankfurt. Qui si decide il mercato del libro, le tendenze, la conferme di grandi autori e, spesso, l’affermazione dei nuovi; i contratti di traduzione dei libri. Ovviamente il tutto legato alla parte “commerciale” dell’editoria, non solo il valore letterario, dunque, ma anche la forza di mercato delle proposte. L’accesso alla fiera è riservato agli operatori del settore: editori, agenti letterari, grandi distributori, perché si tratta di un evento professionale, ma può essere utile per comprendere le tendenze editoriali.
UNA FIERA STORICA
La storia moderna della Buchmesse iniziò nel 1949: dal 18 al 23 settembre 205 editori, librai e stampatori tedeschi si trovarono nella chiesa di St. Paul, già sede nel 1849 del Parlamento di Francoforte, primo organo elettivo nella storia della Germania. Ma la storia è molto più antica: le prime 180 copie della Bibbia a caratteri mobili di Gutenberg furono messe in vendita proprio a Francoforte nel 1455. Una fiera del libro incominciò a esistere proprio in quegli anni e fu la più importante in Europa, almeno fino alla fine del Seicento, quando fu scalzata da quella di Lipsia. Oggi la Buchmesse è la fiera del libro più importante d’Europa e probabilmente del mondo, almeno come numero di espositori [fonte ilpost.it]
LA FIERA IN NUMERI
La Buchmesse rappresenta uno tra gli eventi più rinomati a livello mondiale nel settore dell’editoria, e conta ormai da diversi anni una cospicua partecipazione italiana. La scorsa edizione della Buchmesse, pur essendosi svolta in formato digitale, ha raccolto 4.440 espositori da 103 Paesi, di cui 181 case editrici italiane: questo dato risulta particolarmente significativo se si pensa che la quasi totalità degli eventi mondiali dedicati all’editoria e alla letteratura (fiere, festival, meeting, convegni, seminari) sono stati cancellati. Per un Paese come l’Italia, dove l’editoria si colloca al primo posto tra le industrie creative, è estremamente importante continuare a rafforzare la propria presenza sui mercati esteri, e la partecipazione alla 73a edizione della Buchmesse rappresenta un’occasione di imprescindibile interesse, soprattutto guardando in prospettiva al 2024, anno in cui l’Italia sarà Paese Ospite d’Onore dell’evento.
Ringraziamo Panda Edizioni, espositore alla Fiera, per la foto di copertina.