Come trovare un titolo
Come trovare un titolo

Come trovare un titolo efficace

Il titolo di un romanzo (o di un racconto) dovrebbe risuonare come una promessa emotiva. Ne abbiamo già accennato nell’articolo 2 consigli per 1 titolo. C’è chi dice che sia inutile concentrarsi sul trovare un buon titolo, perché tanto poi verrà cambiato (cosa non necessariamente vera, perché un buon editore sa approfittare di un titolo efficace)  e c’è chi dice che il titolo sia indispensabile per affascinare i lettori. C’è chi non inizia a scrivere senza avere già il titolo, che diviene la bussola, a volte limite creativo, e chi si dedica solo a fine stesura a cercare un nome per il romanzo. I titoli sono o non sono indispensabili? Dove sta la verità? Ovviamente nel mezzo.

LO SCOPO DEL TITOLO

Il fascino di una promessa

Il titolo è quasi sempre la prima (e unica) possibilità di impressionare un potenziale lettore (o anche un editore), la storia, tuttavia, non può esaurirsi qui, e la promessa narrativa cui abbiamo accennato deve poi diventare qualcosa di concreto, altrimenti il titolo, per quanto magnifico, potrebbe risultare addirittura controproducente, avendo alimentato delle aspettative che poi non si realizzano, deludendo i lettori. Lo faceva sempre ben notare Umberto Eco, scrivendo anche a proposito del titolo de Il Nome della Rosa: «Il mio romanzo aveva un altro titolo di lavoro, che era l’Abbazia del delitto. L’ho scartato perché fissa l’attenzione del lettore sulla sola trama poliziesca e poteva illecitamente indurre sfortunati acquirenti, in caccia di storie tutte azione, a buttarsi su un libro che li avrebbe delusi».

IL TITOLO GIUSTO

Questione di equilibrio

Un titolo non deve essere troppo complicato, perché metterebbe in difficoltà il lettore e lo respingerebbe, e non deve essere banale, perché avrebbe l’effetto di sminuire il valore della storia. Lo scrittore Ernest Hemingway suggeriva, per esempio, di  stilare elenchi di titoli possibili (almeno cento) per poi cancellarli uno alla volta, fino ad arrivare al più adatto alla storia. Un altro modo per individuare un titolo potrebbe essere quello di lavorare per analogia o similitudine con i titoli di opere (magari anche cinematografiche) famose, per cui Ritratto di signora, (notissimo romanzo di Henry James) potrebbe diventare Ritratto di gentiluomo; o magari L’insostenibile leggerezza dell’essere (di Milan Kundera) potrebbe diventare L’insostenibile leggerezza del non essere o La sostenibile leggerezza dell’esistenza e così via, lavorando per accostamenti, suoni, eco narrative. Per trovare un titolo può essere utile anche curiosare fra testi classici, come le tragedie di Shakespeare. Il titolo Bianca come il latte, rossa come il sangue (di D’Avenia) echeggia proprio il grande autore inglese.

INVENTARE UN TITOLO DAL NULLA

Originalità e tecnica

Tuttavia un titolo può essere inventato anche dal nulla. Come fare? Proviamo a focalizzare l’attenzione su delle parole chiave, magari partendo dal tema. Di cosa parla la nostra storia? Oppure possiamo andare al vissuto dei personaggi: chi sono, come sono, cosa fanno, quali sono gli ostacoli più grandi che dovranno affrontare lungo il percorso narrativo? Dovranno lottare per sopravvivere in una terribile tempesta oceanica? Allora partiamo dalla parola “tempesta” e iniziamo a declinarne tutti i significati, connotazioni (i significati associati a una parola, per cui spada indica, per esempio, anche dolore o sofferenza)  e denotazioni (il significato preciso di un termine), lavoriamo di fantasia, lasciamoci andare, senza porre dei limiti, semplicemente aprendo la parola con tutte le sue implicazioni.
Utilizziamo dei tropi, figure retoriche di semantica o di significato per cui un’espressione dal suo contenuto originario viene diretta o deviata a rivestire un altro contenuto: così il titolo Sull’orlo di una crisi di identità, per esempio, ottiene sia di rifarsi al famoso Donne sull’orlo di una crisi di nervi sia di evocare un significato alternativo e metaforico dell’essere sull’orlo del baratro. Allo stesso modo può funzionare Lo Spettro del nostro amore; e così via.
Poniamo ci delle domande, lavoriamo intorno ai simboli e ai significati, alle immagini che vogliamo evocare o alle suggestioni che dovrebbero anticipare le emozioni che poi il lettore proverà inoltrandosi nella lettura.
Un titolo può essere lungo e articolato, narrando già qualcosa, oppure anticipare una battuta di dialogo, o una frase, che poi il lettore ritroverà all’interno, nello sviluppo narrativo; ma anche racchiudere tutto in una parola, come Follia di Patrick McGrath.

I GRANDI TITOLI

Ispirazioni utili

Ecco alcuni titoli a cui ispirarsi:

Lo straniero, Albert Camus
Alla ricerca del tempo perduto, Marcel Proust
Il processo, Franz Kafka
La condizione umana, André Malraux
Furore, John Steinbeck
Per chi suona la campana, Ernest Hemingway
Aspettando Godot, Samuel Beckett
Il loto blu, Hergé
Il mondo nuovo, Aldous Huxley
1984, George Orwell
Via col vento, Margaret Mitchell
La montagna incantata, Thomas Mann
Il silenzio del mare, Vercors
Il mastino dei Baskerville, Arthur Conan Doyle
Il grande Gatsby, Francis Scott Fitzgerald
Una ballata del mare salato, Hugo Pratt
L’onore perduto di Katharina Blum, Heinrich Böll
Sulla strada, Jack Kerouac
Cronache marziane, Ray Bradbury
Il rapimento di Lol V. Stein, Marguerite Duras
Il verbale, J. M. G. Le Clézio
E tanti altri…

vania

Vania Russo è scrittrice, valutatore editoriale di manoscritti, editor e docente di corsi di scrittura creativa e narratologia. Dal 2008 segue diversi stage, master e corsi di narratologia e laboratori teatrali. Si specializza in laboratori di narratologia e si forma quale lettore editoriale ed editor professionista presso la Scuola Dumas, docente Mario Arturo Iannaccone. Collabora con diverse Associazioni Culturali e Case Editrici in qualità di correttore bozze ed editor. Partecipa a diversi concorsi letterari con il gruppo di scrittori Ludici Scriptores. È presidente dell’Associazione Storico Culturale Lidenbrock, della quale dirige la rivista letteraria insieme allo storico saggista Mario Arturo Iannaccone. Ha pubblicato, oltre ai romanzi, il Manuale di scrittura creativa – Con esempi, esercizi, approfondimenti e Scrivere con stile – Manuale avanzato di scrittura con esempi, esercizi, approfondimenti, editi da Panda Edizioni.

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