Lo sviluppo del personaggio è l’arte di dare a un personaggio una personalità, una profondità e delle motivazioni che lo spingono a vivere una storia. Lo sviluppo del personaggio è la sua evoluzione nel corso del romanzo. I personaggi verosimili ed emotivamente efficaci non sono tali perché ricalcano fedelmente delle persone vere, ma perché sono in grado di smuovere, con i loro conflitti e le loro scelte, le emozioni del lettore. Tuttavia, ogni personaggio ha degli attributi reali: aspetto, personalità e vissuto alle spalle. Le motivazioni di un personaggio devono impregnare le azioni e le scelte, creando l’arco narrativo della storia. I personaggi vanno delineati con attenzione seguendo istinto creativo e utilizzando della solida tecnica narrativa, soprattutto quanto la storia sembra ristagnare un po’.
1. LE MOTIVAZIONI
Stabilite le motivazioni e gli obiettivi di un personaggio. Pensate alla ricerca di Harry Potter per sconfiggere Lord Voldemort, alimentata dagli omicidi dei suoi genitori. I grandi personaggi sono spinti da una motivazione profonda e hanno un obiettivo che cercano di raggiungere. Questo consente di sviluppare personaggi interessanti e permette lo sviluppo dell’arco narrativo. La forza motrice del personaggio principale dovrebbe essere uno dei primi elementi della storia, poiché l’azione successiva sarà guidata da questa motivazione.
2. LA VOCE
Scegliete una voce. Chi racconterà la storia? Il punto di vista in prima persona permette a un personaggio, di solito il protagonista, di raccontare la storia usando i pronomi “io” e “me”. Il punto di vista in terza persona è una voce esterna all’azione. La prospettiva del narratore determina il modo in cui le informazioni di un personaggio vengono rivelate nel corso della storia.
3. DOSARE LE INFORMAZIONI
Evitate di rivelare troppo la prima volta che presentate un personaggio. Rivelate le informazioni un po’ alla volta, man mano che raccontate la storia, non diversamente dal modo in cui le persone si conoscono nella vita reale.
4. LA FORZA DEI CONFLITTI
Il conflitto è un espediente letterario che contrappone forze opposte coinvolgendo il personaggio principale. Esistono diversi tipi di conflitto che influiscono sulle decisioni dei personaggi. Ad esempio, se avete personaggi forti, mettete alla prova la loro determinazione ponendoli di fronte a qualcosa che riveli le loro debolezze. Un conflitto può essere esterno: un cattivo che si scontri con un personaggio buono, per esempio. Un personaggio può anche vivere una lotta interiore, quando deve agire contro la propria morale o confrontarsi con convinzioni opposte. Il conflitto crea tensione e serve a far progredire la storia costringendo i personaggi a prendere delle decisioni.
5. IL VISSUTO
Tutti noi abbiamo un vissuto e anche i personaggi ne hanno bisogno. Scavate nella vita dei vostri personaggi e approfondite la loro storia. Anche se la maggior parte di questo vissuto non verrà riportata sulla pagina, la storia di un personaggio vi aiuterà a capire cosa lo rende forte e guiderà/giustificherà le sue decisioni.
6. ASPETTO FISICO E PSICOLOGIA
Descrivete l’aspetto fisico dei vostri personaggi: colore dei capelli, occhi, statura. Quali sono i loro modi di fare? Qual è il loro linguaggio del corpo? Descriveteli per aiutare i lettori ad avere un’immagine più realistica. Tuttavia, per creare personaggi credibili, serve anche una personalità, che renderà i personaggi profondi, a più dimensioni.
7. I SECONDARI
Anche i personaggi secondari sono importanti. Create diversi tipi di personaggi in contrasto tra loro. Una spalla (si pensi a Watson di Sherlock Holmes) o un’esca (Draco Malfoy nei libri di Harry Potter) possono illuminare i tratti, i punti di forza o i difetti del personaggio principale. Se create un personaggio statico – un arco caratteriale piatto che non si evolve – contrapponetelo a un personaggio dinamico, che subisce una metamorfosi nel corso della storia.