Scrittura divulgativa

Testi divulgativi, le frasi semplici e lineari aiutano

«Io scrivo sempre: è un processo continuo, occasionalmente disturbato dalla pubblicazione di qualche libro», amava dire Luigi Meneghello (1922-2007) accademico, scrittore e divulgatore, e continuava affermando che la scrittura non è un esercizio stilistico o un modo per diventare famosi, non è qualcosa di premeditato o l’attuazione di un sogno infantile, ma agisce spesso in modo del tutto spontaneo. Questo è certamente vero quando un autore stende la prima bozza, la prima versione della sua opera, tuttavia quando decide di pubblicare, e qui ci riferiamo soprattutto ai testi di tipo divulgativo – cioé che dovrebbero informare, formare, aiutare, ecc. – dovrebbe tenere conto che quel che ha scritto dovrà essere compreso dal lettore. Se la scrittura narrativa è un qualcosa di profondo, auto-esplorativo, disvelante, riprositivo di esperienze vissute, e così via, la scrittura saggistico divulgativa è in genere più tecnica e immediata, pur in uno stile gradevole, curato, perfino narrativo.

COMUNICARE IN MODO CHIARO

Evitare le ambiguità di senso

A volte, per rendere più fruibili messaggi complessi scrivere frasi semplici e lineari può aiutare molto: semplicità e linearità, così come ricchezza di esempi pratici, sono caratteristiche della saggistica americana, derivate dal loro modo di approcciarsi al mondo della divulgazione, che è meno iper accademico e più pratico. Tecnicamente, sono semplici e lineari le frasi formate da una sola proposizione: soggetto + verbo + qualche complemento. Qualora servano peridi più complessi è bene avere l’accortezza di non usare troppe subordinate, oppure di evitare forme verbali implicite, come per esempio il gerundio. Meglio preferire la forma attiva a quella passiva.         


FRASI IMPLICITE ED ESPLICITE

Sfumature di significato

Una frase è implicita se è al gerundio, al participio o all’infinito:

  • Correndo, saresti arrivato prima (implicita)
  • Se tu avessi corso, saresti arrivato prima (esplicita)
  • Arrivò correndo (implicito)
  • Arrivò di corsa (esplicito)

L’uso del gerundio negli esempi apre anche a interessanti sfumature di significato. In questo caso il senso è facilmente afferrabile, ma quando è più complesso usare una formulazione implicita può rendere più difficile la comprensione.

SEMPLIFICARE DOVE POSSIBILE

Per comunicare

Soprattutto in un testo divulgativo (benché la cosa sia importante anche nella narrativa) il farsi capire è importante, altrimenti la scrittura diventa una mero esercizio stilistico e viene meno al suo scopo principale che è il comunicare qualcosa, il suscitare, l’elevare, il conquistare il lettore e, nel caso della saggistica, informarlo, argomentando. In alcuni casi l’uso di parole più semplici può essere di grande aiuto:

  • Ricordare invece di Rammentare
  • Risposta invece di Riscontro
  • Dichiarazioni false invece di Dichiarazioni mendaci
  • Versare invece di Erogare
  • Per invece di Al fine di
  • Su invece di In merito a
  • Se invece di Nel caso in cui

FORMA ATTIVA E FORMA PASSIVA

Per una scelta consapevole

SCRIVERE CON MESTIERE

Per comunicare meglio

Come detto, in molti casi è preferibile usare la forma attiva, perché la forma passiva rende il discorso più lento e a volte anche più ambiguo: «Le frasi che contengono verbi di forma attiva sono più semplici e comprensibili. Infatti la forma attiva è più diretta e più chiara della forma passiva e impersonale perché costringe chi scrive a esprimere sempre il soggetto dell’azione e il complemento oggetto» [Manuale di stile. Strumenti per semplificare il linguaggio delle amministrazioni pubbliche. Proposta e materiali di studio, a cura di Alfredo Fioritto, Bologna, Il Mulino, 1997].
La forma passiva è spesso nebulosa: “Le tasse sono state aumentate”, ma non sappiamo da chi, però quando davvero non conosciamo il soggetto è indispensabile: “Due passanti sono stati derubati nel centro di Milano”, non sapendo da chi, il passivo ci aiuta a costruire la frase esprimendo la dovuta incertezza. Il suggerimento è quello di evitare troppe frasi al passivo, ma il mestiere di scrivere ci impone di riflettere su quale sia, di volta in volta, la soluzione migliore, guidati sempre dall’esigenza di far sì che il lettore possa capirci senza difficoltà.

 

vania

Vania Russo è scrittrice, valutatore editoriale di manoscritti, editor e docente di corsi di scrittura creativa e narratologia. Dal 2008 segue diversi stage, master e corsi di narratologia e laboratori teatrali. Si specializza in laboratori di narratologia e si forma quale lettore editoriale ed editor professionista presso la Scuola Dumas, docente Mario Arturo Iannaccone. Collabora con diverse Associazioni Culturali e Case Editrici in qualità di correttore bozze ed editor. Partecipa a diversi concorsi letterari con il gruppo di scrittori Ludici Scriptores. È presidente dell’Associazione Storico Culturale Lidenbrock, della quale dirige la rivista letteraria insieme allo storico saggista Mario Arturo Iannaccone. Ha pubblicato, oltre ai romanzi, il Manuale di scrittura creativa – Con esempi, esercizi, approfondimenti e Scrivere con stile – Manuale avanzato di scrittura con esempi, esercizi, approfondimenti, editi da Panda Edizioni.

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