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Piccoli dubbi: scrivo apparte o a parte? Apposta o a posta? A Proposito o approposito?

Il modo migliore per sciogliere certi dubbi è ragionare sul significato delle parole che dobbiamo utilizzare. La difficoltà sta nel fatto che la pronuncia di un lemma o di una locuzione è di un certo tipo e non sempre corrisponde alla versione scritta. Apparte, per esempio, nella pronuncia sembra essere univerbato e rafforzato (raddoppiamento fonosintattico), ma in realtà la forma giusta è staccata a parte, formata dalla preposizione semplice “a” e dalla parola “parte”. Così sono corrette le forme a parte il fatto o a parte tutto.

ALTRI CASI

A proposito o approposito

Nel caso di a proposito, che va scritto separato, è possibile però riscontrare anche la forma più arcaica approposito, ma non è consigliato utilizzarla ancora, essendosi attestata ormai la forma separata.

A posta o apposta

Nel caso di a posta e apposta entrambe le forme sono corrette, ma nella lingua contemporanea (italiano standard) apposta è più usato, e dunque preferibile. Del resto anche Alessandro Manzoni lo usa in forma  univerbata nei Promessi Sposi: “Credete che non s’è fatto apposta”.
L’unione in questo caso è soggetta al fenomeno dell’univerbazione, ma scrivere a posta non è sbagliato, come specifica anche l’Accademia della Crusca, pur invitando a preferire il più usato apposta, specificando però che in certi usi va comunque in grafia separata, come in a bella posta.
Attenzione, infine, a non confondere apposta (univerbato di a posta) con il participio passato femminile singolare di apporre.

PAROLE DA SCRIVERSI SEMPRE IN GRAFIA SEPARATA

a fianco
a meno che
a posto

a proposito
al di là
al di sopra, al disopra
al di sotto, al disotto
all’incirca
d’accordo
d’altronde
in quanto
l’altr’anno
per cui
poc’anzi
quant’altro
senz’altro
tra l’altro
tutt’altro
tutt’e due
tutt’oggi
tutt’uno

PAROLE DA SCRIVERSI SEMPRE IN GRAFIA UNIVERBATA

abbastanza
affatto
allora
allorché
almeno
altrimenti
ancorché
apposta
appunto
benché
bensì
chissà
davanti
davvero
dinanzi, dinnanzi
dopodomani
dovunque
ebbene
eppure
fabbisogno
finché
finora
giacché
infatti
inoltre
invano
invero
laggiù
malgrado
neanche
nemmeno
neppure
nonché
oppure
ossia
ovvero
ovverosia
perciò
perfino
pertanto
piuttosto
poiché
pressappoco
purtroppo
quaggiù
qualcosa
qualora
quassù
sebbene
seppure (ma se pure)
sicché
siccome
sissignore
soprattutto
sottosopra
talmente
talora
talvolta
tuttavia

(fonte Accademia della Crusca)

vania

Vania Russo è scrittrice, valutatore editoriale di manoscritti, editor e docente di corsi di scrittura creativa e narratologia. Dal 2008 segue diversi stage, master e corsi di narratologia e laboratori teatrali. Si specializza in laboratori di narratologia e si forma quale lettore editoriale ed editor professionista presso la Scuola Dumas, docente Mario Arturo Iannaccone. Collabora con diverse Associazioni Culturali e Case Editrici in qualità di correttore bozze ed editor. Partecipa a diversi concorsi letterari con il gruppo di scrittori Ludici Scriptores. È presidente dell’Associazione Storico Culturale Lidenbrock, della quale dirige la rivista letteraria insieme allo storico saggista Mario Arturo Iannaccone. Ha pubblicato, oltre ai romanzi, il Manuale di scrittura creativa – Con esempi, esercizi, approfondimenti e Scrivere con stile – Manuale avanzato di scrittura con esempi, esercizi, approfondimenti, editi da Panda Edizioni.

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