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On writing, sul mestiere di scrivere

«Questa non è un’autobiografia. È caso mai una specie di curriculum vitae, il mio tentativo di spiegare come si è formato uno scrittore. […] io credo che siano molti ad avere, se pur in forma germinale, talento di scrittore e narratore, e che questo talento possa essere rafforzato e affinato. Se non ne fossi convinto, scrivere un libro come questo sarebbe una perdita di tempo.»

[Stephen King, On Writing: Autobiografia di un mestiere, Sperling & Kupfer, 2001]

SCRIVERE È UN MESTIERE

Parola d’autore

Per migliorare il rapporto con la scrittura, trovare nuove motivazioni e fare gruppo con altri scrittori leggere autobiografie che elaborino il mestiere di scrivere può essere molto fruttuoso, interessante e istruttivo. Non si tratta di elencare dei consigli, si tratta di leggere il racconto di come quei consigli siano stati vissuti da chi se ne fa portavoce. Il primo testo che vorremmo proporre è di Stephen King, On Writing: Autobiografia di un mestiere. Pubblicato nel 2000, inizia con il racconto delle prime intuizioni creative, le difficoltà nell’affermasi, i sacrifici e, via via, l’ingresso nel sistema editoriale, fino ad arrivare al terribile incidente del 19 giugno 1999, quando King fu investito da un’auto e «giusto il giorno prima di rimanerne vittima, aveva ripreso la stesura di On Writing, abbandonata nel febbraio-marzo 1998, con l’intenzione di terminarla nel giro dell’estate» (fonte Wikipedia).

QUEL CHE CONTA DAVVERO

Consigli pratici

Il tema portante è racchiuso nell’immagine della cassetta degli attrezzi che ogni scrittore deve possedere e degli strumenti in essa contenuti che deve saper usare:  il vocabolario, la grammatica, la padronanza nella gestione del paragrafo inteso come unità minima del testo «l’unità di base della scrittura, il luogo dove si fonda la coerente e le parole hanno la possibilità di diventare qualche cosa di più di semplici vocaboli […] È uno strumento meraviglioso e flessibile […] Bisogna imparare a usarlo bene se si vuole scrivere bene. Questo significa molto esercizio; bisogna imparare il ritmo». E poi la coerenza interna, il buon senso nell’uso della retorica, la capacità di delimitare l’estensione creativa perché quel che l’autore scrive abbia un senso. Nelle premesse, il famoso scrittore americano ammette di non credere che possa esistere una scuola che formi alla scrittura, eppure dispensa consigli per «formarsi» al mestiere, perché quel che non si può imparare, specifica King, non è la tecnica, bensì il talento. Nessuna scuola potrà insegnare il talento, ma si può imparare a usarlo al meglio.

CHI È STEPHEN KING

Accenni biografici

King, Stephen (propr. Stephen Edwin). – Scrittore statunitense (n. Portland, Maine, 1947). Specializzato in romanzi e racconti horror, la sua prolifica carriera è cominciata nel 1974 con il romanzo Carrie, per poi affermarsi con The Shining nel 1977 e continuare con una grande produzione di scritti che ha fatto di K. uno degli autori più popolari del suo tempo, popolarità raggiunta anche grazie alla sua attività di sceneggiatore, produttore e attore cinematografico (Fonte)

vania

Vania Russo è scrittrice, valutatore editoriale di manoscritti, editor e docente di corsi di scrittura creativa e narratologia. Dal 2008 segue diversi stage, master e corsi di narratologia e laboratori teatrali. Si specializza in laboratori di narratologia e si forma quale lettore editoriale ed editor professionista presso la Scuola Dumas, docente Mario Arturo Iannaccone. Collabora con diverse Associazioni Culturali e Case Editrici in qualità di correttore bozze ed editor. Partecipa a diversi concorsi letterari con il gruppo di scrittori Ludici Scriptores. È presidente dell’Associazione Storico Culturale Lidenbrock, della quale dirige la rivista letteraria insieme allo storico saggista Mario Arturo Iannaccone. Ha pubblicato, oltre ai romanzi, il Manuale di scrittura creativa – Con esempi, esercizi, approfondimenti e Scrivere con stile – Manuale avanzato di scrittura con esempi, esercizi, approfondimenti, editi da Panda Edizioni.

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