Michael B. Morgan: tra cieli stellati e abissi criminali

Michael.B.Morgan

Michael B. Morgan è lo pseudonimo di un autore che ha deciso di restare totalmente anonimo. Appassionato di ambientazioni shi-fi e cyberpunk, dopo aver esplorato distopie umane e tecnologiche con The Outers (2018), approda ora al crime thriller. Con la pubblicazione del romanzo Il disegno di Caino (agosto 2022) ha dato il via a Serial thriller una serie di romanzi dedicata alla figura, inquietante e terribile, dei killer seriali. Lo abbiamo intervistato per TheGhostReader.

Andiamo subito sul personale. Perché hai deciso di pubblicare sotto pseudonimo?

In realtà, non ci ho pensato poi molto, mi pareva la soluzione migliore per tenere separate vita privata e passione per la scrittura. Non mi considero uno scrittore, ma uno che scrive, in un certo senso lo pseudonimo è una linea di confine. Una cosa è certa: scrivo per divertirmi e, se posso, per condividere con altri il mio divertimento.

Sei partito da The outers, un romanzo shi-fi con sfumature cyberpunk, e sei approdato al thriller di stampo criminale. Come mai questa scelta?

Lo shi-fi e il cyberpunk sono la mia prima pelle di lettore. Da ragazzino ho letto senza sosta fantascienza, sia classica che non, e testi che raccontavano di incredibili mondi oltre il Sistema Solare. Mi sono sempre immaginato a bordo di un’astronave in giro per gli spazi siderali, ovviamente a combattere contro terribili minacce interplanetarie. Poi sono approdato a William Gibson, Philip Dick e ai grandi della fantascienza sociale e del cyberpunk e ne sono stato folgorato, catturato dal loro modo di legare le trame shifi e le periferie dell’esistenza. Certi personaggi di Gibson sono pura adrenalina e follia narrativa, mi piacciono per questo. Ai serial killer sono arrivato più di recente, più che altro perché volevo addentrarmi nella criminologia e nel profiling di stampo FBI. Ho letto dei testi di Robert Ressler e ho iniziato da lì ad appassionarmi e a progettare Serial Thriller. Infatti uno dei personaggi chiave della Serie è Johan Ressler, come omaggio all’ideatore del profiling.

Il disegno di Caino è la prima uscita della serie (fascicolo 1), quante puntate dobbiamo aspettarci?

Al momento ne ho in programma 5, pensate per sviluppare i personaggi protagonisti, Adam Soelder, poliziotto italiano, e Johan Ressler, appunto, un criminologo di origine americana, consulente nei casi di omicidio seriale. I due si ritrovano a collaborare nel Vicap, una task force investigativa, grazie a Lisa, la ragazza dei tempi del liceo di Adam, ora fidanzata con Ressler. È lei che li mette in contatto e, quasi involontariamente, diventa il centro di conflitto dei due.

Nel Disegno di Caino ci sono la pazzia omicida, l’indagine, l’ossessione artistica, l’introspezione psicologica… ma anche l’amore?

Credo che un romanzo senza relazioni significative non abbia granché senso. Alla fine si combatte per chi si ama. La storia d’amore c’è, anche se sarà sempre più conflittuale e sullo sfondo dei casi che Soelder e Ressler dovranno risolvere, fino a emergere alla fine, ma non posso svelare di più.

Sappiamo che Serial Thriller approderà anche sul mercato americano. È una bella sfida, come ti senti a riguardo?

Molto eccitato, non vedo l’ora di fare questa nuova esperienza. Il mercato americano mi attira molto, conosco bene gli States e sono sicuro che lanciare i romanzi di Serial Thriller in americano sarà un’avventura incredibile ed entusiasmante.

Per quando è prevista l’uscita del fascicolo 2 della serie?

Si intitola The Providence man e sarà pubblicato il prima possibile. Il titolo richiama sia la città di due autori che amo molto, Lovercraft e Cormac Mccarthy, che il nodo centrale della trama, il dilemma, per dirlo alla Joe Bunting, con cui dovranno misurarsi Ressler e Soelder. Ma non posso svelare altro, solo promettere che farò del mio meglio per far divertire i lettori.

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