Il termine fiction, oltre che finzione letteraria, vale anche fabrication e false, ovvero in italiano “frode”, “truffa”, “imbroglio”.
[Ugo Rubeo – La ricerca del falso: Le Prefazioni di Henry James, Università La Sapienza di Roma]
LO SCRITTORE TIPO
Henry James è una figura emblematica, quasi iconica, di romanziere di fine Ottocento, un ponte fra il vecchio modo di narrare e il nuovo modo di narrare, fra il fantastico e il realistico, fra la grande tradizione del romanzo ottocentesco e il romanzo contemporaneo. È, insomma, uno scrittore in parte rivoluzionario e in parte tradizionale e questo è chiaro leggendo le sue trame a specchio, incontrando i suoi personaggi così abissali e introspettivi e leggendo con attenzione i suoi periodi complessi e stupendamente articolati, quasi impossibili da scrivere per un autore di oggi.
LE PREFAZIONI
Oltre a essere un romanziere, James era anche un attento studioso della scrittura e produsse diversi saggi, quasi involontari, di analisi critica dei testi. Fra questi il ben noto Le prefazioni. Il progetto nacque «In occasione del suo ultimo viaggio negli Stati Uniti, nel 1904, quando l’editore Scribner di New York gli propose di stampare l’edizione completa delle sue opere. Per James il progetto divenne l’occasione di riletture, revisioni e riflessioni sul mestiere di romanziere. Le sue prefazioni ai singoli volumi, successivamente raccolte in un unico libro, costituiscono l’autoritratto di un grande artista, di uno scrittore intento all’ascolto delle passioni.»
IL SENSO DELLO SCRIVERE
Perché sento il bisogno di difendere dei valori che a molti potranno sembrare ovvi? credo che la mia prima spinta venga da una mia ipersensibilità o allergia: mi sembra che il linguaggio venga sempre utilizzato in modo approssimativo, casuale, sbadato, e ne provo un fastidio intollerabile. Non si creda che questa mia reazione corrisponda a un’intolleranza per il prossimo: il fastidio peggiore lo provo sentendo parlare me stesso. Per questo cerco di parlare il meno possibile, e se preferisco scrivere è perché scrivendo posso correggere ogni frase tante volte quanto è necessario per arrivare non dico a essere soddisfatto delle mie parole, ma almeno a eliminare le ragioni d’insoddisfazione di cui posso rendermi conto. La letteratura − dico la letteratura che risponde a queste esigenze − è la Terra Promessa in cui il linguaggio diventa quello che veramente dovrebbe essere (57-58).
LA RESPONSABILITÀ DELLO SCRITTORE
Per il grande autore, la scrittura di un romanzo non era questione di raccontare storie e basta, bensì «la consapevolezza di aver intrapreso un percorso verso ciò che per lui è la Terra Promessa, ovvero i vertici dell’arte letteraria nella loro incontaminata purezza» (Rubeo). Lo scrittore ha, dunque, un compito: quello di perseguire, possibilmente, anche una forma di bellezza della narrazione. Le storie sono false, tutte lo sono, anche quelle che si presume essere vere, in realtà sono rielaborazioni di una visione della realtà che appartiene all’autore, per cui compito degli scrittori che vogliano davvero essere definiti tali, almeno per James, non è vendere molti libri, ma essere artisti in grado di sublimare il “falso” assomigliandolo sempre più alla verità: «È di questo artista coraggioso e insieme “perplesso” (come debbono essere perplessi i personaggi narrativi…), “imperfetto” come l’attore di Shakespeare ma sempre teso verso la perfezione, lucido di fronte all’abisso cui la conoscenza porta, ma che identifica la sua arte col conoscere; è di questo artista che offre all’uomo il supremo esempio della “consapevolezza” come misura dell’arte e misura del vivere, che le Prefazioni raccontano la storia, scrivono il romanzo (2004, LI).»
Libri consigliati e suggerimenti di lettura creativa
Prova a immergerti nei seguenti libri con l’occhio dello scrittore e questo ti aiuterà ad applicare delle semplici tecniche di lettura creativa:
- sottolinea i passaggi chiave;
- riscrivi su un taccuino (preferibilmente a mano quindi) le frasi che risuonano emotivamente dentro di te, anche singole parole;
- lasciati ispirare da parole, frasi o personaggi e prova a scrivere delle brevi scene, cercando di utilizzare lo stile dello scrittore.
Titoli proposti
Henry James, Il giro di Vite.
Philip K. Dick, Monority Report.