Piramide di Freytag

La trama: la struttura della Piramide di Freytag

La trama si riferisce alla sequenza di eventi che si verificano l’uno in relazione all’altro (causa-effetto). È una componente fondamentale della storia, pur con tutte le possibili variazioni e sperimentazioni. Nel romanzo a struttura “classica”, la trama descrive il modo in cui un racconto si sviluppa, si svolge e infine progredisce. In definitiva, non solo racconta il tema principale, ma spiega anche come si svolgono gli eventi del romanzo e perché. La maggior parte delle opere letterarie, sia di narrativa che di saggistica, ruota intorno a una trama. È difficile immaginare dove andrebbe a finire un romanzo senza una trama o come potrebbero verificarsi tensione e conflitto se non esistesse. La trama si riferisce agli eventi che si verificano nel romanzo ed è responsabile di tutte le reazioni emotive dei personaggi. Inoltre, è essenziale che i lettori comprendano non solo cosa sta accadendo, ma anche perché sta accadendo, in modo da poter individuare un collegamento tra gli eventi e dare un senso alla storia.

I PRINCIPI BASE

Gli elementi principali di ogni trama sono tre:
1. I personaggi si scontrano con altri personaggi (intrigo).
2. I personaggi si scontrano con l’ambiente circostante (conflitto esterno/ostacoli).
3. La lotta tra il proprio personaggio e il proprio io (conflitto interiore/ostacoli).

LA POSSIBILE STRUTTURA DELLA TRAMA

La piramide di Freytag è stata sviluppata da Gustav Freytag a metà del XIX secolo, ed è diventata così nota che molti dei migliori scrittori l’hanno utilizzata per scrivere le proprie storie, anche se non sapevano che si chiamasse Piramide di Freytag. Il principio di base ha origine nella Poetica di Aristotele: le storie possono essere suddivise in elementi, che di solito comprendono l’esposizione, l’azione ascendente, il climax, l’azione discendente e la risoluzione. La Piramide di Freytag contiene cinque elementi di sviluppo: introduzione, movimento ascendente, climax, movimento discendente e epilogo (o catastrofe).


I 5 ELEMENTI DELLA PIRAMIDE

  1. L’introduzione

L’introduzione contiene sia l’esposizione che la spinta narrativa. Nell’esposizione vanno introdotti gli elementi chiave per la comprensione di quel che accade, per ambientare il elettore, per introdurre i personaggi principali, il tempo narrativo, il “tono” della storia e impostare la “spinta narrativa” data dal ritmo e dalla scelta delle informazioni (tempismo). Freytag chiama la spinta narrativa anche “complicazione” o “incidente”. Si tratta di un evento o una complicazione esterna che costringe il protagonista a muoversi.

2. Movimento ascendente

Ora che l’azione principale è stata avviata, la storia si sviluppa in azione verso il culmine. Tutti i personaggi che non sono ancora stati introdotti dovrebbero essere inseriti, in modo da sviluppare l’intrigo e complicare la vita al protagonista.

3. Climax

A differenza di altri schemi narrativi, la Piramide di Freytag pone il “climax” al centro dello sviluppo come un punto di riflessione. Se le cose sono andate bene per il protagonista, nel momento culminante iniziano a crollare tragicamente, oppure, in una commedia, se le cose sono andate male per il protagonista, iniziano a migliorare. Secondo Freytag, l’autore deve concentrare i suoi sforzi creativi in questa fase, perché è il momento che porta avanti l’intera storia. Da qui in avanti, inizia quello che il narratologo chiama “controgioco” narrativo, ovvero le forze narrative fino ad ora messe in campo si scontrano con il loro “contrario” e questo permette ai personaggi di esprimere la massima energia narrativa, nel bene o nel male. Dopo il climax ci possono essere la “punizione” o il “riscatto”, la “realizzazione” del desiderio o la definitiva “caduta”. Come dice Freytag: “il climax è il punto culminante dell’opera, è il momento più importante della struttura; l’azione sale verso questo, l’azione scende da questo”.

4. Movimento discendente

Nella discesa (scioglimento), le cose continuano a peggiorare per il protagonista o, nel caso di una commedia, a migliorare, fino alla fine quando, un momento prima della catastrofe, l’autore prepara la risoluzione finale e porta il lettore ad affrontarla.

5. Finale (catastrofe)

Freytag si concentra soprattutto sulla tragedia, non sulla commedia, e vede la fase finale di una storia come il momento della catastrofe, in cui il personaggio principale viene definitivamente distrutto dalle proprie scelte. Dopo la catastrofe c’è il momento della catarsi, in cui l’azione della storia si risolve e la tensione si allenta quando il pubblico assiste all’esito finale della storia.

QUANDO USARE LA STRUTTURA A PIRAMIDE?

La Piramide di Freytag è utile soprattutto se state scrivendo un romanzo drammatico e se volete una struttura che vi aiuti a pensare alla storia dalla prospettiva di due metà separate con una scena centrale nel mezzo che funge da apice di riflessione e cambiamento. Ecco due esempi molto diversi di utilizzo di questo tipo di struttura: Amleto di William Shakespeare e Carrie di Stephen King.

Approfondisci con Il punto di partenza della storia è lo scrittore

vania

Vania Russo è scrittrice, valutatore editoriale di manoscritti, editor e docente di corsi di scrittura creativa e narratologia. Dal 2008 segue diversi stage, master e corsi di narratologia e laboratori teatrali. Si specializza in laboratori di narratologia e si forma quale lettore editoriale ed editor professionista presso la Scuola Dumas, docente Mario Arturo Iannaccone. Collabora con diverse Associazioni Culturali e Case Editrici in qualità di correttore bozze ed editor. Partecipa a diversi concorsi letterari con il gruppo di scrittori Ludici Scriptores. È presidente dell’Associazione Storico Culturale Lidenbrock, della quale dirige la rivista letteraria insieme allo storico saggista Mario Arturo Iannaccone. Ha pubblicato, oltre ai romanzi, il Manuale di scrittura creativa – Con esempi, esercizi, approfondimenti e Scrivere con stile – Manuale avanzato di scrittura con esempi, esercizi, approfondimenti, editi da Panda Edizioni.

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