La lettura è una palestra per scrittori, oltre che un passatempo per lettori. Il consiglio di leggere molto per scrivere bene non è uno stereotipo, è un’indicazione operativa precisa che prende le mosse da una ricca tradizione. Un tempo, infatti, esistevano le scuole di retorica, di scrittura, di oratoria, di grammatica le quali servivano, soprattutto, a sostenere la costruzione del linguaggio e del discorso.
Esempi illustri
Lo scrittore Harry Eugene Crews (romanziere americano, scrittore di racconti e saggista) raccontò, in una delle sue interviste, di aver spesso letto e studiato con grande attenzione i romanzi di Graham Green (altro grande autore americano) per comprendere il modo in cui questi gestisse tempo, ritmo, spazio, personaggi e interazioni di trama. Ma andiamo più indietro, con un esempio ancora più lampante: Dante Alighieri non fece mai mistero di quanto avesse studiato e appreso dai maestri, come Virgilio, l’arte dello scrivere.
Il senso della lettura creativa
Leggere non è semplicemente immergersi in una storia e vivere delle avventure attraverso l’interazione dei personaggi con il mondo esteriore, quello interiore e con gli altri personaggi, leggere è decodificare il codice narrativo che l’autore ha costruito. Leggere vuol dire fare e disfare, costruire e intuire, dedurre e rapportare, lavorare, insomma, per capire ed avanzare nello scioglimento della trama, pur emozionandosi grazie ai personaggi, con i quali entrare in empatia.
Leggere da scrittori
La relazione fra lettura e scrittura è fondamentale e fondante, senza di essa qualunque scrittore perderebbe in forza espressiva, competenze, stile. Operativamente, per poter attuare delle buone strategie di lettura creativa sarebbe utile avere sempre con sé un taccuino, anche quando si legge, per poter annotare tutto quello che ci colpisce: parole, frasi, personaggi; oppure per fare memoria delle pagine sulle quali torneremo per uno studio più approfondito. Incipit, explicit, periodare, sequenze descrittive particolari, personaggi, dialoghi: tutto può essere trascritto, studiato, decodificato e ricodificato in un costante laboratorio di scrittura legato alle nostre letture. Cerchiamo in quel che ci colpisce come lettori (sia stilisticamente che emotivamente) le chiavi interpretative profonde, per migliorare come scrittori proprio come hanno fatto i Grandi prima di noi.