Il plagio e il diritto d’autore: come proteggersi

Soprattutto quando sono sul punto di pubblicare, ma anche solo di mandare in visione il manoscritto che hanno faticosamente scritto, molti autori iniziano a porsi il problema di proteggere la loro opera da un eventuale plagio o dal furto di idee.

LA TUTELA DEL DIRITTO D’AUTORE

La legge

Il codice Civile italiano (articolo 2576) stabilisce che «Il titolo originario dell’acquisto del diritto di autore è costituito dalla creazione dell’opera, quale particolare espressione del lavoro intellettuale». Questo vuol dire che un autore è detentore di tutti i diritti di quanto produce, per il semplice fatto di esserne il creatore. Non servono depositi formali in banche dati o in agenzie specifiche: il diritto su quanto scrivi è garantito dalla legge, a prescindere da qualsiasi tipo di registrazione.

La difficoltà non sta nell’acquisire il “diritto d’autore”, bensì nel tutelarlo, dimostrando, quando serva, la precedenza nella creazione di un’opera; la necessità è quella di poter dimostrare, a fronte di un furto creativo, chi è stato il primo a scrivere l’opera (o le parti interessate dal plagio).

STRATEGIE DI DIFESA DEL DIRITTO D’AUTORE

Per proteggere il diritto d’autore si possono adottare varie strategie.

Deposito notarile

Il notaio può vidimare pagina per pagina l’opera inedita e depositarla in archivio, ma è una procedura piuttosto costosa.

Deposito legale

Si intende l’obbligo, rivolto agli editori, produttori, o comunque ai soggetti responsabili di una pubblicazione, di depositarne un certo numero di copie nelle biblioteche e/o istituzioni designate, secondo determinate procedure, per finalità culturali. Le modalità sono indicate dalla Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali.

Deposito di opera inedita alla SIAE

La SIAE mette a disposizione di iscritti e non iscritti il servizio di Deposito Opere Inedite, al solo effetto di costituire, a favore del depositante o comunque degli aventi diritto indicati, una prova dell’esistenza dell’opera alla data del deposito. Si utilizza l’apposito modulo.

Registrazione di un Codice ISBN (International Standard Book Number)

Il Codice ISBN è utile per attestare, in modo univoco, la presenza dell’opera fra i libri in commercio. Il Codice può essere richiesto presso l’Agenzia Italiana ISBN, che offre anche la possibilità, agli autori, di registrare la loro opera.

Invio a mezzo posta

Spedendo una copia del volume a se stesso, l’autore ne attesta l’esistenza con data e timbro. Ovviamente è necessario conservare il pacco integro, senza aprirlo.

Invio digitale

Utilizzando una casella di posta certificata (PEC), registrando così la data di invio in modo ufficiale e dimostrabile.

Marcatura temporale digitale

Consiste nella generazione, da parte di una terza parte fidata (il Certificatore accreditato secondo il Codice dell’amministrazione digitale (CAD) e la Direttiva Europea 1999/93/EC) di una “firma digitale del documento” cui è associata l’informazione relativa a una data e a un’ora certa. L’apposizione della marca temporale consente di stabilire l’esistenza di un documento informatico a partire da un certo istante e di garantire la validità nel tempo. Alcuni siti offrono il servizio a costi molto contenuti: Proofy, Patamu, o anche InfoCert. E altri.

Sezione OLAF ( Opere Letterarie e Arti Figurative) della SIAE

Cura la tenuta del Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore (istituito con il Decreto Legislativo 29/12/1992, n.518) e assicura il servizio di deposito delle opere inedite (come romanzi, racconti, poesie, copioni, trame, sceneggiature o soggetti cinematografici, opere audiovisive, format, software, banche dati ecc.), a cui si può rivolgere anche chi non aderisce alla SIAE. Per iscriversi alla Sezione OLAF sono, tuttavia, necessari dei requisiti.

TROVARE PLAGIATORI

Ci si può difendere, almeno in parte, dal rischio di essere copiati, ma si può anche rintracciare qualche caso già effettivo di plagio, attraverso siti come CopyscapePlagscan o Plagtracker che offrono un servizio che mette a confronto i testi per trovare delle somiglianze o dei casi di plagio effettivo.

IL PLAGIO E COPIA NON SONO LA STESSA COSA

Plagio e copia, tuttavia, non sono la stessa cosa. La Commissione Prove Finali della Scuola di Psicologia dell’ateneo di Padova, in collaborazione con la prof. Anna Emilia Berti, ci spiega che:

Il plagio, dunque, consiste nell’appropriarsi non solo delle parole di un altro (che d’ora in poi chiameremo autore), come avviene quando si copia uno scritto in tutto o in parte, ma anche di idee o altri tipi di informazione, come quando si riassume o si riporta con le proprie parole il contenuto di un testo senza indicarne la fonte. Mentre la copiatura letterale (cioè, parola per parola) difficilmente avviene in buona fede (anche se alcuni possono pensare che se si cambia qualche parola, o si salta qualche riga ogni tanto, non si stia effettivamente copiando), è possibile commettere un plagio senza rendersene conto, riassumendo o riportando come proprie parole, idee o informazioni trovate in un libro o un articolo senza citarlo. È anche per evitare il plagio che gli autori di libri e di articoli scientifici riempiono i loro testi di decine di riferimenti, indicando di volta in volta le fonti di quanto affermano.

 

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