Curriclum

Curriculum e lettere: come presentarsi agli editori

Completare l’opera (con una buona revisione e correzione bozze a corredo) è il primo passo; certamente il più importante, ma non l’unico e non l’ultimo. Cosa fare subito dopo? Se avremo deciso di proporre il manoscritto a un editore tradizionale, sarà necessario prima di tutto individuarne uno in base al tipo di collane, al genere narrativo, ai lettori di riferimento e così via. Scegliere un editore non è una fase banale ma decisiva, e va portata avanti con la perizia e l’attenzione di un investigatore del mondo editoriale. Dobbiamo studiare i cataloghi, ma non solo, anche il profilo degli editori, leggere interviste (qui un esempio), partecipare alle fiere. Spesso gli autori esordienti puntano ai grandi editori per una questione di prestigio e di visibilità, ma poi a fronte di un rifiuto o di un imbarazzante silenzio si arrendono. In realtà si tratta di approntare una strategia, studiare e agire di conseguenza. Il sito dell’AIE (Associazione Italiana Editori) è un buon punto di riferimento per tenersi aggiornati sul mondo editoriale in casa nostra.

IL CURRICULUM

Individuato l’editore, il passo successivo è approntare tutto quanto serve per presentare l’Opera. I documenti indispensabili sono il manoscritto stesso (non dobbiamo esserne gelosi al punto da non inviarlo all’editore cui lo proponiamo per paura di plagi, l’editore è un professionista, non è un ladro di manoscritti), il nostro curriculum e la lettera di presentazione, oltre alla scheda del romanzo. Il CV non deve raccontare tutto il nostro vissuto, elencando anche eventuali partecipazioni al giornalino scolastico, ma deve supportare la nostra esperienza professionale e formativa. Lo scopo del CV non è fornire delle informazioni sul chi siamo e sul cosa facciamo, bensì fornire le informazioni atte a convincere chi legge che siamo le persone giuste con cui lavorare, perché quello fra autore ed editore è un rapporto di lavoro. Il CV deve essere un testo “persuasivo”, deve tenere conto di chi legge e deve evidenziare obiettivi e impegno personale. Il CV, infine, è un documento flessibile e va compilato in base alle circostanze e in base alle esigenze del momento. Ecco, dunque, che un CV indirizzato a un editore terrà conto di tutte quelle informazioni che riguardano il mondo editoriale: corsi di scrittura, corsi di formazione, certificazioni, esperienza editoriale, passione per i libri, esperienza di beta reading. Frasi come “scrivere mi è sempre piaciuto” potrebbero non convincere l’editore a prendere in considerazione il nostro manoscritto, ma frasi come “ho cercato di rendere più efficace la mia scrittura seguendo dei corsi o leggendo dei buoni manuali” sì. Per cui un CV :

  • non è un riassunto della nostra vita;
  • non è una pagina di diario in cui diamo voce a tutta la nostra passione per la scrittura;
  • non è un elenco dei nostri successi editoriali.

SAPER COMUNICARE PASSIONE E AMBIZIONE PROFESSIONALE

Ben intenso, indicare eventuali pubblicazioni nel CV è importante, ma va fatto tenendo conto del valore effettivo di tali pubblicazioni e, per quanto riguarda i premi letterari, vanno citati quelli di livello accreditato; non è bene elencare anche i tentativi e le finali traguardate senza podio. Un CV deve essere breve; deve esprimere una precisa strategia comunicativa: siete autori e state parlando con un editore; deve avere una forma curata e un’opportuna correttezza grammaticale. Quest’ultimo non è un consiglio banale, ma essenziale, perché molti CV arrivano nelle redazioni editoriali con gravissimi errori sintattico-grammaticali, inficiando così irrimediabilmente la valutazione finale dell’Opera.

ORGANIZZARE LE INFORMAZIONI

Come organizzare le informazioni? Secondo una logica standard. Ecco quella più comunemente usata:

  • Dati personali: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico (oggi indichiamo anche eventuali app che usiamo per comunicazioni) con ore preferenziali per il contatto, e anche l’indirizzo mail.
  • Istruzione e formazione: in ordine inverso, dal più recente. Stiamo presentando la nostra Opera a un editore, per cui non è importante evidenziare un corso di cucina, ma uno di scrittura. Dobbiamo cercare di far emergere la nostra preparazione e passione in merito alla scrittura da ciò che abbiamo fatto. Dire che scrivere ci piace non vuol dire che sappiamo scrivere, ma certificare la nostra passione con dei corsi dà un’idea più precisa delle competenze con cui abbiamo dato forma alla suddetta passione e della nostra ambizione in merito.
  • Pubblicazioni e concorsi.

Si possono aggiungere anche lingue straniere, competenze informatiche ed eventuali elementi opzionali (letture preferite, generi narrativi più seguiti, gestione amatoriale di blog e social e via dicendo)

LA LETTERA DI PRESENTAZIONE

Al CV va allegata anche una lettera di presentazione e accompagnamento (la famosa cover letter, la copertina del CV), indispensabile per catturare l’attenzione dell’editore. Qui possiamo argomentare la nostra passione, sostenerla, e, soprattutto, spiegare perché abbiamo scelto proprio quell’editore per proporre il manoscritto. Deve essere una lettera personale e non in schema precompilato, aggiungiamo dei dettagli che dimostrino che conosciamo davvero il nostro interlocutore (ho apprezzato molto i vostri ultimi libri pubblicati, trovo che le vostre copertine siano sempre ottimamente curate… e via dicendo). Facciamo in modo che questi riferimenti si basino su fatti concreti, ovvero leggiamo dei testi di quell’editore e cerchiamo di studiarne normario, regole tipografiche, scelte tematiche, tipologia di generi e autori. Nella lettera di presentazione è bene:

  • evitare frasi banali;
  • evitare frasi a effetto;
  • evitare l’autocompiacimento;
  • non porre limiti al giudizio e al lavoro dell’editore (spero che non vorrà cambiare il titolo del romanzo o altro…);
  • rendersi disponibili a lavorare in un’ottica di mutua collaborazione;
  • evitare ripetizioni di quanto inseriremo nel CV.

SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL ROMANZO

La scheda con cui presentiamo la nostra opera non deve contenere informazioni su di noi, cerchiamo di non anteporre la nostra figura autoriale davanti al testo, se non nello stile. Quel che ci riguarda verrà inserito negli altri documenti, qui, invece, deve emergere il romanzo: titolo provvisorio (diamo così modo all’editore di intravedere la nostra disponibilità al confronto), genere, tema portante, eventuale ambientazione storico-geografica e tutto quanto riteniamo possa essere utile a sostenere la presentazione. Aggiungiamo poi un riassunto della trama che si puntelli sui protagonisti, questo è molto importante, dal testo dovranno emergere, quindi, i personaggi, la trama e anche il finale, perché l’editore deve poter valutare l’opera nella sua interezza. Cerchiamo di usare uno stile simile a quello che ci è proprio nel narrare, ma senza eccessi, lasciamo che chi legge si faccia un’idea del modo in cui raccontiamo le storie.
Quando riassumiamo dobbiamo cogliere gli aspetti più importanti della storia, gli eventi decisivi, i nodi di trama, ma senza esaltarne le qualità in modo autoreferenziale. Anche in questo caso la correttezza è importante. Cerchiamo di organizzare il testo inserendo in alto i dati più tecnici del libro, quindi il riassunto.

Vuoi l’aiuto di un professionista per la stesura del Curriculum, della lettera di presentazione e della sinossi? Contattaci e noi ti affiancheremo!

vania

Vania Russo è scrittrice, valutatore editoriale di manoscritti, editor e docente di corsi di scrittura creativa e narratologia. Dal 2008 segue diversi stage, master e corsi di narratologia e laboratori teatrali. Si specializza in laboratori di narratologia e si forma quale lettore editoriale ed editor professionista presso la Scuola Dumas, docente Mario Arturo Iannaccone. Collabora con diverse Associazioni Culturali e Case Editrici in qualità di correttore bozze ed editor. Partecipa a diversi concorsi letterari con il gruppo di scrittori Ludici Scriptores. È presidente dell’Associazione Storico Culturale Lidenbrock, della quale dirige la rivista letteraria insieme allo storico saggista Mario Arturo Iannaccone. Ha pubblicato, oltre ai romanzi, il Manuale di scrittura creativa – Con esempi, esercizi, approfondimenti e Scrivere con stile – Manuale avanzato di scrittura con esempi, esercizi, approfondimenti, editi da Panda Edizioni.

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